INTERVISTA A MARIA CRISTINA TERRAGNI

Ciao Cristina, ci ha fatto incontrare il destino e la passione che abbiamo in comune per la natura e gli animali.
Sei una donna che ha alle spalle una carriera nella moda, ma  hai deciso di cambiare vita e dedicare il tuo tempo ad un progetto molto interessante : Fondazione Darefrutto.
Partiamo da ciò per cui ci siamo casualmente conosciute … i cani!
Cristina e Giulio, un Westie di tutto rispetto! Com’è entrato nella tua vita? Qual è il vostro rapporto?

“Giulio è entrato nella mia vita per caso un lontano Natale di 15 anni fa.
Ero a pranzo nel centro di Varese con il mio compagno che si è allontanato per andare a sistemare la macchina, almeno cosi’ credevo. Quando siamo usciti mi ha condotto passeggiando verso un negozio di animali (che ora non c’è piu’) che teneva anche animali non di “razza” e mi ha fatto vedere un cucciolo tra i cuccioli: Giulio.
Era spettacolare e purtroppo ho scoperto dopo pochi giorni che era malato e anche che probabilmente era stato importato da un paese dell’Est Europa.
Era il giorno di Natale e quindi non sapevo dove portarlo, mi è vento in mente che una cara amica stylist faceva la volontaria all’Enpa di Milano e quindi l’ho chiamata e sono andata subito.
La fortuna ha voluto che ci fosse di turno un veterinario bravissimo, che non smetterò’ mai di ringraziare, e che ha preso a cuore Giulio (stava in un palmo di mano, era piccolissimo)
Giorno dopo giorno lo abbiamo salvato.
Ho passato giorni interi a portarlo la mattina e ritirarlo la sera perché doveva stare sotto flebo. Capirai che Giulio non è solo un cane … è il mio cane, ne sono innamorata e ci capiamo senza che io abbia bisogno di parlare.
É praticamente la mia ombra (e io la sua ). 
Giulio è un cane determinato, volitivo, dominante e quindi da sempre ho dovuto imparare a tenergli testa.
Ma adoro questo carattere forte e indipendente, praticamente la mia copia…”

Come sai, io parlo di cani, ma soprattutto di moda per cani.
Tu che hai lavorato nell’ambiente … cosa ne pensi?

Ogni tanto azzardi anche tu qualche outfit su Giulio?

“Ovviamente si, anche se cerco di non esagerare!
Intendo dire che apparecchiare il cane con catene orpelli e varie non mi trova per niente d’accordo.
Altro è cercare di rendere piacevole ed elegante, purché sempre funzionale, cappotti e piumini che sono utilissimi dato che anche loro hanno freddo.
Con Giulio cerco di enfatizzare le sue origini “scozzesi” con outfit di tartan  rossi, blu o verdi che con il suo pelo bianco sono eleganti.
Poi cappottini di maglia di lana costa inglese verdone, blu notte o rosso x Natale, con bordure di tessuto ton sur tone, fatti a mano su misura.
Poi non mi accorgo ma spesso siamo coordinati perché anche io vesto spesso blu notte e verde!”

Come detto prima, sei un’amante degli animali e della natura … Giulio ti ha in qualche modo influenzato nella decisione di abbandonare la moda e la città ?

“La moda non l’ho mai abbandonata anzi, ho solo scelto di seguire gli interessi di famiglia quando si è reso necessario.
La città la amo tantissimo, Milano è la mia città e io sono decisamente “La Milanese” (mi rifaccio al libro di Michela Proietti che descrive perfettamente i tic, le manie delle sciure milanesi).
Mia mamma era la classica sciura e mi ha passato tutto questo bagaglio compresa la passione per la Moda, lei era tutto Mila Shon ai tempi.
Poi io sono cresciuta in mezzo ai cani (ne avevo 4 tre pastori tedeschi e un boxer) e in mezzo alla natura.
Quindi ad un certo punto avevo voglia di tornare un po’ alle origini e passeggiare con Giulio immersi nella natura magari lasciandolo libero e sicuro.
In ogni caso avevo già da tempo deciso di uscire da Milano per godere della natura appena mi fosse stato possibile e adesso è diventato il mio lavoro.”

Ora ti trovi in una splendida cornice verde e ti dedichi completamente al progetto  Fondazione Darefrutto.
Di cosa si tratta esattamente ? Com’è nata l’idea?

“Diciamo che il mio percorso professionale, che rispecchia perfettamente la mia natura, mi ha sempre portata a intraprendere strade mai battute e avventurose.
Il mio primo importante lavoro è stato negli orologi sportivi SECTOR NO LIMITS dove mi sono occupata di sport estremi viaggiando in tutto il mondo in posti davvero inesplorati e facendo cose particolari come salire e scendere da elicotteri, aerei, barche al seguito di atleti e accompagnando giornalisti.
Seguivo tutto il team No Limits ed è stato fantastico e irripetibile.
Poi da Prada e da Moncler anche qui seguendo la comunicazione e le PR  e le sponsorizzazioni sportive del brand vela, sci, tennis.
Insomma l’ufficio non è propriamente per me il luogo dove stare!!!  
Dopo essermi occupata di brand importanti con soddisfazione e sarò sempre grata di avermi dato questa opportunità, nel 2008 ho deciso di occuparmi di cose di famiglia.
Era necessario, quindi sono uscita dall’azienda per iniziare un percorso da imprenditrice ma non avevo in mente di creare una Fondazione.
La Fondazione Darefrutto nasce diversi anni fa nel corso della progettualità di rigenerare la Tenuta San Marzano Mercurina che tu hai visitato.
Un progetto ambizioso ma che sta finalmente prendendo forma e che nella primavera del 2022 sarà operativo al 100%.
La Fondazione è stato lo strumento piu’ giusto per sostituire il concetto di proprietà a quello di custodia, dato che noi 4 soci fondatori  della Fondazione non ci sentiamo i proprietari ma i custodi.”

Quali sono i progetti per il futuro ?

“Proseguire nella rigenerazione della Tenuta attivando le mille progettualità che si intravedono, portando qui da noi oltre la cultura come si è visto con l’evento che abbiamo appena organizzato con Mario Calabresi.
Organizzare eventi in ambito Moda, che da sempre è parte della mia vita e che mi attiene di sicuro.
Proseguire anche su altri progetti che abbiamo già nella nostra Fondazione come ad esempio far partire turismo culturale in un luogo magico sempre con caratteristiche di natura e biodiversità in Puglia.
L’idea è di far crescere la Fondazione e i suoi progetti, e attivare anche eventi per promuovere adozioni e altro su animali meno fortunati, e tu sei la prima di una lunga serie di contatti e sinergie che sto attivando.
Grazie anche di voler dare voce e visibilità a questi progetti che magari non sono cosi’ conosciuti ma che grazie a queste importanti sinergie possono essere scoperti e divulgati.”

Per informazioni su Fondazione Darefrutto www.fondazionedarefrutto.it



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