PACY, IL CANE SORRIDENTE CON IL CARRELLINO

“La via più semplice non è sempre la migliore”
Queste sono le parole che i genitori umani di Pacy hanno scritto nella biografia del profilo Instagram del loro amato cane.
La storia di Pacy è una storia di sofferenza, ma anche di amore e siamo qui per raccontarvela.

LA STORIA DI PACY (IL RACCONTO DEI SUOI UMANI)

“Pacy è stato trovato in Puglia, la volontaria che lo ha salvato ha raccontato che si trovava presso una casa dove una persona lo maltrattava e lo prendeva a calci nei momenti in cui non era lucido di testa. 
È stato portato via da questa situazione già disabile e affidato ad una associazione che lo ha fatto salire al Nord per allontanarlo più possibile da quella situazione e per cercare un’adozione. 
L’abbiamo visto grazie a una visita in una “struttura” dove era ospite.
Pacy in quella visita ha trascorso tutto il pomeriggio in braccio alla mamma e nel ritorno a casa il pensiero di lui a casa con noi ha iniziato a farsi sempre più presente. La mamma era un po’ titubante, forse spaventata dal fatto di non aver mai conosciuto la realtà della disabilità animale e di conseguenza come poter gestire un cane dentro casa con questa problematica. 
Sta di fatto che il cuore ha vinto sulla ragione e 20 giorni dopo siamo andati a prenderlo ed è iniziata così la nostra avventura! 
Dopo qualche tempo abbiamo contattato il professionista per dotarlo dell’ausilio che gli permettesse di muoversi in libertà all’esterno ovunque, ed ecco che per lui è stato creato un carrellino a norma che noi simpaticamente chiamiamo la “PacyMobile“.

Pacy non necessita di spremitura nonostante la sua paralisi, i colpi presi hanno danneggiato la sua colonna, compromettendo l’uso delle zampe posteriori, lo abbiamo però dotato di un pannolino per bambini perché ovviamente, pur svuotandosi autonomamente, non ha il controllo e quindi tende a perdere pipì un po’ ovunque, cosa che lui ha accettato tranquillamente, viene lavato e cambiato dalle 3 alle 4 volte al giorno secondo la necessità. 

Non sappiamo quale sarà il futuro, siamo però pronti a aiutarlo in qualunque sia il suo bisogno, la nostra vita è cambiata da quando c’è lui, in positivo, perché la sua forza e la sua gioia ci danno quel coraggio e la consapevolezza che ce la si può fare, sempre e comunque”

Ringrazio Francesco per avermi dato la possibilità di dar voce alla sua storia.

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